Ludovica Coppari carica il Pescara: “Puntiamo ad arrivare fino in fondo”

Foto: Braga
Dalla trasferta di Cagliari a gara -2 di Pescara con l’obiettivo di avanzare nei playoff: il 4-2 del PalaConi sposta l’ago della bilancia verso le biancazzurre, ma serve un altro risultato positivo in casa (venerdì alle 14:30) per completare il primo step senza passare per la bella.
“Tra viaggio e campo non familiare, in Sardegna non è stato facile, e poi il Cagliari ha fatto tutto ciò che ha potuto per darci fastidio, tanto che siamo andate anche sotto di un gol. Alla fine contava tornare a casa con un vantaggio nella serie e ci siamo riuscite, ora però – carica Ludovica Coppari – serve chiuderla evitando di mettere un’altra gara sulle gambe. In casa nostra daremo il massimo, perché l’appuntamento che ci aspetta vale più dei soliti tre punti di campionato”.
Il primo posto conquistato all’ultima giornata strappa ancora un sorriso al capitano della Nazionale. “Il fatto è che non dipendeva solo da noi, dovevamo aspettare anche il risultato tra CMB e Falconara. Ma questo sport, per l’ennesima volta, ha dimostrato che nulla è scontato e tutto è possibile”. Pur avendo appena 26 anni, Ludovica ha 20 anni di esperienza alle spalle: le prime corse a 6 anni nel calcio, poi il passaggio al futsal con la Ternana a soli 14 anni e da lì un’ascesa incredibile. E tra uno scudetto e l’altro, anche la fascia della Nazionale.
“Ti assicuro che fisicamente quei 20 anni li sento tutti – scherza – ma non potrei immaginarmi senza una divisa da gioco e un obiettivo per cui lottare con le mie compagne a fianco”.
L’obiettivo ora si chiama finale, ma il Pescara procede cauto. “Prima il Cagliari, poi l’eventuale semi. Chi mi aspetto di là? Il TikiTaka ha fatto sua la gara più difficile perché giocata fuori casa, ma la Kick Off a questo punto non ha nulla da perdere. Non so che dirti se non che di sicuro la seguirò. Per me – chiude Coppari – è stata una stagione passata davvero in fretta, ma ora arriva la parte più bella e voglio viverla al 100%: puntiamo ad arrivare fino in fondo e, se non sarà così, usciremo solo sapendo che meglio di così non avremmo potuto fare”.