Maggio 3, 2025

Keep Calm and Be Futsal

Corinaldo, Perlini svela i segreti del successo: “Sacrificio, determinazione, cattiveria”

Foto: ASD Calcio a 5 Corinaldo

Lezione sportiva:𝘕𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘧𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘣𝘶𝘰𝘯𝘪 𝘰 𝘤𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪. A Fano sembravano già cattivi, ma la sconfitta, nella sua accezione più positiva, rivela gli errori quindi ciò su cui bisogna subito lavorare, per migliorare e crescere. 𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘤𝘦𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘰 𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 è 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘭𝘶𝘴𝘢. Con il Cus Ancona abbiamo vinto, e questo, dopo la batosta all’esordio, ci inietta fiducia, ma non significa nulla. Il cammino è ancora lungo e pieno di imprevisti. 𝘜𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢. 𝘙𝘪𝘮𝘢𝘯𝘪 𝘦𝘲𝘶𝘪𝘭𝘪𝘣𝘳𝘢𝘵𝘰- 𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰 𝘪𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘰 𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘣𝘣𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘵𝘪 𝘦𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦. 𝘗𝘳𝘦𝘯𝘥𝘪 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘦𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘤𝘪𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘭 𝘵𝘢𝘣𝘦𝘭𝘭𝘰𝘯𝘦.

A Corinaldo lo aspettavano. Aspettavano il tenente Tinti e la sua ciurma. E nessuno è rimasto deluso. Certo, la sua impronta si vede ancora poco, ma l’importante, in questa seconda giornata, era vincere, ed è stato fatto. In un palazzetto gremito, bello da morire.

Una vittoria costruita con i gol di molti e le parate di Christian Perlini (autore anche dell’ultima rete). Il Corinaldo, dopo cinque minuti si porta sul doppio vantaggio, Pettinari e Micci a segno, continuando a crescere e a creare. Il terzo gol arriva allo scadere, ed è del capitano, Tommaso Campolucci. La gara viene messa in discussione a undici secondi dalla fine del primo tempo, quando i padroni di casa commettono il sesto fallo che regala il primo gol al Cus Ancona. Al rientro, al 3’, sembra che gli ospiti si rifacciano sotto (3-2), ma Mancini riporta tutto sulla giusta carreggiata e, dal quel momento in poi il Corinaldo dilaga (con il quinto di movimento avversario in campo): Rotatori, ancora Pettinari, Bronzini, Perlini.

Christian Perlini: «Sacrificio, determinazione, cattiveria: sono queste le parole adatte per descrivere la partita e ciò che hanno messo in campo tutti i giocatori per arrivare a questo risultato. Inoltre, vedere i miei compagni lottare, immolarsi su ogni pallone come se fosse quello decisivo incarna perfettamente il significato della parola “insieme”, che tra l’altro è anche il nostro motto.»

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