Giugno 23, 2025

Keep Calm and Be Futsal

Montegrappa, le prime dichiarazioni di mister Sergiu Moraru: “Il mio obiettivo per la stagione è creare un’identità condivisa”

Foto Montegrappa

La nuova stagione sta per cominciare e il Montegrappa, dopo l’annuncio dell’insediamento del nuovo mister, ha lasciato proprio al tecnico Sergio Moraru lo spazio per una piccola presentazione.

𝙈𝙞𝙨𝙩𝙚𝙧, 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙞 𝙢𝙤𝙩𝙞𝙫𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙩𝙞 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙨𝙥𝙞𝙣𝙩𝙤 𝙖𝙙 𝙖𝙘𝙘𝙚𝙩𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙥𝙧𝙤𝙜𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙈𝙤𝙣𝙩𝙚𝙜𝙧𝙖𝙥𝙥𝙖?
“Continuare a crescere come allenatore integrando nuove competenze, metodi e strumenti moderni. Dare il massimo in un contesto dove sia possibile valorizzare giovani, contribuendo alla loro formazione tecnica e umana. Trasmettere la mia filosofia di gioco e i miei valori, costruendo un gruppo unito, competitivo e motivato. Collaborare con una società che creda nella programmazione e nello sviluppo, non solo nei risultati immediati ma in un progetto ambizioso, solido e a lungo termine.”

𝙐𝙣𝙤 𝙨𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙𝙤 𝙖𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙗𝙗𝙞𝙚𝙩𝙩𝙞𝙫𝙞 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙨𝙦𝙪𝙖𝙙𝙧𝙖 𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙚𝙩à..
“Il mio obiettivo primario per la prossima stagione è costruire una base solida sia all’interno della squadra che a livello societario, creando un’identità condivisa, chiara e strutturata che permetta a tutti giocatori, staff e dirigenti di lavorare con coerenza e serenità. L’intento è quello di gettare le fondamenta di un progetto tecnico duraturo, in grado di evolversi nel tempo, e che consenta alla Prima Squadra di ambire concretamente a un posto in campionati superiori nel più breve tempo possibile. Portare stabilità e continuità tecnica, favorendo un’identità di gioco coerente e adattabile alle risorse disponibili. Integrare i giovani nel percorso della prima squadra, creando una filiera tecnica sostenibile tra settore giovanile e senior. Lavorare in sintonia con la dirigenza per costruire un progetto tecnico a medio-lungo termine, basato su valori, disciplina e crescita.”

𝙇𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙛𝙞𝙡𝙤𝙨𝙤𝙛𝙞𝙖 𝙣𝙚𝙡 𝙘𝙖𝙡𝙘𝙞𝙤 𝙨𝙪 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙨𝙞 𝙗𝙖𝙨𝙖?
“Credo in un calcio costruito su principi sani e valori autentici, dove i risultati sono la naturale conseguenza del lavoro, dello studio e della coerenza con i propri ideali. Il gioco che prediligo è tatticamente attivo, aggressivo e ad alta intensità con e senza palla, ma sono convinto che il compito primario di un allenatore sia analizzare le risorse a disposizione e adattare il sistema di gioco per valorizzare al meglio i giocatori, soprattutto nel calcio dilettantistico, dove non si può costruire una squadra su misura di un’idea, ma bisogna essere elastici e intelligenti nel saper ottimizzare ciò che si ha.”

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