Virtus Romagna, l’analisi di Faccani: “Il cammino, partita dopo partita, è sempre stato di crescita”

Foto: ACDF Virtus Romagna Calcio a 5
La stagione della Virtus si è purtroppo fermata al primo turno delle final four dei playoff, a causa della sconfitta subita al Carisport di Cesena per 2-0 contro il Pero.
Una stagione che malauguratamente si chiude con l’amaro in bocca, ma che resta comunque una grandissima stagione da parte di un gruppo che ha saputo, nel corso dei mesi, crescere, migliorare e conquistare tante preziose soddisfazioni.
«Dopo giorni difficili, di sbalzi di umore, posso dire che la stagione appena conclusa è stata positiva e di miglioramento» commenta il capitano virtussino Susi Faccani.
Proseguendo, aggiunge: «Il cammino, partita dopo partita, è sempre stato di crescita e anche le emozioni lo sono state. Non sono mancati inciampi. Aver dovuto cambiare allenatore dopo poche settimane dall’inizio della preparazione o l’aver perso qualche giocatrice durante il percorso, sono solo due esempi dei momenti difficili che abbiamo superato. Ma proprio in questi momenti bisogna unirsi, fare squadra, e così abbiamo fatto».
Il portierone romagnolo si sofferma poi sulle vicissitudini vissute: «Ormai la Serie B la conosciamo bene, le insidie di alcune partite le abbiamo superate con umiltà e preparazione. Abbiamo vinto il girone grazie ad un mix di fattori, soprattutto per merito del mister che ci ha insegnato molte cose e insieme a lui abbiamo creato una nostra identità di gioco: difesa forte e organizzata, individualità offensive messe a loro agio di esprimersi e dare il meglio di sé».
«Non abbiamo mai pensato di essere superiori ad altre squadre, così come nelle finali di promozione non ci siamo mai sentite inferiori rispetto le avversarie. Abbiamo sempre lasciato parlare il campo, nel bene e nel male» analizza Faccani.
Il capitano virtussino parla poi della sua stagione e dei suoi obiettivi per il futuro: «Della mia stagione lascio dire agli altri, ma personalmente ho sempre vissuto lo sport come una priorità, che si trattasse dei campi del CSI o della Serie A, B o C, poco importava. L’impegno e il fuoco che sento dentro non cambia mai e spero di averlo trasmesso».
«Nel 2018 ho raggiunto la promozione in Serie A con la Flaminio Fano,» aggiunge Faccani «ci sto provando con la Virtus da qualche anno, ma ancora non ci sono riuscita. Prima era un sogno, poi è diventato un obiettivo, adesso deve essere un’ossessione. Un gruppo di persone con questa ossessione: ecco come mi immagino la Virtus del futuro».
Infine, Faccani conclude da vero capitano: «Ci tengo a ringraziare tutte e tutti per tutto».