Maggio 25, 2025

Keep Calm and Be Futsal

Un episodio dubbio frena la Meta Catania: la Sandro Abate si prende Gara-1, HIGHLIGHTS

Cominciamo dalla fine da un gol, quello del pareggio, del duo Turmena-Pulvirenti annullato in maniera clamorosa dagli arbitri. Nessun tocco di mano di Pulvirenti ma semplice schiena ad accompagnare in porta il tiro di Turmena, per tutti gol sacrosanto tranne che per gli arbitri prima assegnavano e poi tornavano sulla decisione, clamoroso. Clamoroso l’episodio, come la gara tutta a senso unico dove l’unica grande pecca della Meta Catania e non aver concretizzato le innumerevoli palle gol avute per tutta la gara. Il palo di Musumeci a un secondo dalla fine e il tocco sotto porta di Podda chiuso dal portiere Parisi sono solo gli ultimi due episodi di una gara assurda e stregata che Sandro Abate vince con 2 soli tiri in porta.

Primo tempo strano e con un parziale di parità che non rendeva giustizia alla formazione rossazzurra. Meta Catania ad Avellino in pressione costante, dominante e fermata dalle super parate di Parisi. Etnei che partivano come dicevamo forte, con occasioni sotto porta con Turmena, Podda, C. Musumeci e Pulvirenti, ma Parisi era un muro. Alla prima vera occasione la Sandro Abate però riusciva a mettere dentro il pallone del vantaggio: pressione della prima linea della Meta Catania saltata e Gui si trovava tutto solo battendo Siqueira al primo vero tiro in porta di Avellino. Gli uomini di Juanra però a testa bassa ricominciavano lo spartito intrapreso: sempre Siqueira a portare palla spesso nella metà campo irpina e soprattutto azioni gol con Parisi ad esaltarsi ancora su Anas, Turmena e C. Musumeci. Si giocava solo ad una porta con il muro di Avellino che cadeva a tre dalla fine grazie alla qualità in palleggio di C. Musumeci, Turmena e Pulvirenti con quest’ultimo solita sentenza stagionale sotto porta per il meritato pareggio. Nel finale episodio che favoriva la Meta Catania: ultimo secondo la trattoria di Alex finiva in porta ma i secondi erano già trascorsi. Intervallo.

Nella ripresa stesso spartito, stessa pressione Meta Catania: Turmena due volte, Anas, Bocão sequenza di occasioni ma nessuna sterzata di vantaggio rossazzurro. Nella Sandro Abate veniva espulso l’allenatore Basile per proteste, e padroni di casa che applicavano il power play e uomo in più per uscire dalla pressione etnea. Tattica che aiutava la Sandro Abate per la fase centrale addormentando anche un Posillipo match. La Meta Catania però provava a risalire, tornava su e pressava vicino la porta ma stavolta agli uomini di Jaunra mancava un pizzico di fortuna e cinismo in più. La beffa prima del finale di gara arrivava a cinque dal termine sulla seconda palla gol del match della Sandro Abate: Pina il classico gol dell’ex di sinistro trovava l’angolo sinistro della porta rossazzurra per il 2-1. Beffa e danno nei minuti finali dove la Meta Catania deve digerire non solo la sconfitta, stop dopo 13 giornate da imbattuta, ma per di più masticare amare per una decisione ed episodio del gol annullato che avrebbe riaperto il match. Adesso Gara 2 giorno 30 maggio al PalaCatania dove ci vorra’tutta la rabbia, la voglia, il cinismo e la forza dei Campioni d’Italia con la Meta Catania che davanti al suo pubblico dovra’ vincere per portare la serie a Gara 3.

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